I profughi birmani, fuggiti dalla loro patria, abitano in comunità di migranti ed essendo privi di permesso di soggiorno non godono quasi di nessun diritto. Molte famiglie sono state separate brutalmente e i profughi spesso si ritrovano a dover gestire la propria vita lontani dai propri cari e in solitudine. Vogliamo dare a questi giovani ciò di cui hanno più bisogno: una prospettiva. La nostra idea originale era di permettere ai giovani di tornare a casa. Attraverso la formazione della leadership giovanile e il lavoro di sensibilizzazione, essi avrebbero dovuto ricevere gli strumenti per costruirsi una buona vita in Myanmar e per partecipare attivamente al processo di democratizzazione del paese. Poiché il colpo di stato all’inizio del 2021 sembra rendere impossibile un ritorno in patria, il nostro nuovo scopo è quello di dare a questi giovani una prospettiva in Thailandia.